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Incentivi per autoconsumo a distanza

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Non solo Comunità Energetiche e Gruppi di Autoconsumo: anche chi installa un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione può accedere agli incentivi erogati dal GSE, a patto che siano rispettate alcune condizioni. In particolare, è necessario essere intestatari di due utenze elettriche in immobili distinti, e collegare entrambe allo stesso impianto. In questo caso si rientra nella figura dell’autoconsumatore a distanza, una configurazione che permette di beneficiare sia del risparmio diretto in bolletta sull’immobile dove è fisicamente installato l’impianto, sia dell’incentivo GSE per l’energia consumata dalla seconda utenza, anche se si trova in un’altra località.

È importante notare che, per questa configurazione, non è previsto il contributo a fondo perduto del PNRR per l’acquisto dell’impianto. Tuttavia, resta disponibile la detrazione fiscale al 50% o al 36%, a seconda che l'immobile in questione sia la prima o la seconda casa.

Energia Condivisa (https://www.energiacondivisa.coop) unisce cittadini desiderosi di creare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) e li accompagna in ogni fase del processo, promuovendo un ecosistema energetico etico e sostenibile.Una Comunità Energetica è un’entità che produce e condivide energia rinnovabile, generando e gestendo autonomamente energia pulita, riducendo le emissioni di CO2 e gli sprechi energetici: si tratta di un soggetto di diritto autonomo a cui possono partecipare come membri persone e organizzazioni – sia private che pubbliche – che decidono di collaborare alla produzione e al consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili generando benefici economici attraverso i vantaggi offerti dagli incentivi, benefici sociali in quanto una percentuale dei benefici economici è destinata a progetti di inclusione sociale ed infine benefici ambientali in quanto le comunità energetiche permettono di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e gli sprechi energetici.

Un impianto, due immobili: come funziona

L’autoconsumatore virtuale a distanza è una persona fisica o giuridica che possiede almeno due punti di connessione: uno collegato all’impianto fotovoltaico e uno o più associati a utenze di consumo, localizzati però in immobili diversi ma all'interno della stessa cabina primaria della rete elettrica. In ambito urbano, una cabina primaria può servire fino a quattro quartieri; in zone rurali, anche più comuni. Questo rende il meccanismo accessibile a molte situazioni concrete: ad esempio, chi ha un impianto installato sulla casa principale può associare anche l’utenza dell’ufficio, del negozio o del garage in un altro edificio, creando così una rete virtuale di autoconsumo.

Quanto si guadagna

Il calcolo dell’incentivo da parte del GSE è uniforme per tutte le configurazioni. La Tariffa incentivante si applica all’energia prodotta e consumata contemporaneamente da tutti i punti di prelievo coinvolti. Per esempio, se in una determinata ora l’impianto produce 100 kWh e il consumo totale delle utenze è di 70 kWh, l’incentivo viene riconosciuto su 70 kWh. L’energia in eccesso, invece, può essere ceduta tramite il meccanismo del Ritiro Dedicato.

Energia condivisa e sistemi di accumulo

Quando ci si trova nella casa in cui è installato l’impianto fotovoltaico, l’energia prodotta viene utilizzata direttamente, generando un risparmio immediato sulla bolletta. Quando si è nell’altro immobile, la produzione viene "trasferita virtualmente" attraverso la rete nazionale, attivando così la tariffa incentivante. In concreto, per ogni kWh condiviso a distanza, si percepisce un incentivo pari a 10,4 centesimi di euro (GSE) più un contributo ARERA di 0,8 centesimi.

È anche possibile installare batterie di accumulo: l’energia immagazzinata e successivamente consumata rientra comunque nel computo dell’incentivo, perché lo scopo della misura è proprio quello di promuovere l’autoconsumo, anche differito nel tempo.

Come richiedere gli incentivi

La domanda si presenta esclusivamente online sul portale del GSE, utilizzando le credenziali SPID o quelle fornite dal gestore. La procedura è completamente digitale: dopo aver caricato i documenti richiesti (schema elettrico dell’impianto, verbali dei contatori, titoli di proprietà degli immobili), il sistema genera automaticamente la dichiarazione da firmare digitalmente.

A differenza di altri incentivi a scadenza, la richiesta per la configurazione di autoconsumo a distanza può essere presentata in qualsiasi momento dopo l’attivazione dell’impianto. Il GSE ha fino a 60 giorni per completare l’istruttoria. Gli importi ricevuti per l’energia condivisa sono esentasse per tutta la durata ventennale dell’incentivo.

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